Vendemmia 2018: un'ottima annata

08 Novembre 2018
La vendemmia si è oramai conclusa ed è arrivato il momento di tirare le somme su come è andata la raccolta. 
Utilizzando le parole di Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, quella del 2018 è stata una “buona vendemmia che permetterà al settore vitivinicolo italiano di riprendersi dopo un anno difficile”. 
Infatti il 2017 si è caratterizzato da un’estate torrida che ha messo a dura prova l’uva e le piante di vite, portando a una ridotta produzione di vino.
Quest’anno le piogge estive si sono alternate a giornate di sole, facendo slittare la vendemmia di una decina di giorni, ma in compenso ottenendo grappoli di uva sani e ben bilanciati. Infatti grazie all'alternanza di molte giornate di sole con qualche pioggia estiva, si è raggiunto una maturazione equilibrata.
Tali condiziona han fatto si che la produzione fosse stimata in 49 milioni di ettolitri, con un incremento del 15% rispetto ai 42,5 milioni dello scorso anno, che riavvicina l’Italia alle medie pre-2017.
La viticoltura italiana, in larga parte, ha saputo affrontare questo bizzarro andamento stagionale con attenzione, tempestività e professionalità, consentendo al nostro Paese di confermare anche quest’anno la propria leadership produttiva a livello mondiale.
 
Per quanto riguarda la nostre tenute possiamo già anticiparvi:
  • Ca’del Lupo, Tenuta San Leone, Tenuta Fantona e Ca dei Dossi: vendemmia anticipata a Verona con ottima uva.
  • Maso Bianco: anno d’oro per i vini trentini che ne guadagnano in quantità e qualità.
  • Tenuta Montebello: provvidenziale il caldo settembrino che ha determinato vini equilibrati, profumati e non eccessivamente alcolici.
  • Poder del Gal: la buona germogliazione, l'ottima fioritura, la perfetta invaiatura permesse da un clima favorevole hanno determinato una produzione ricca in quantità e in qualità.
  • Podere Sassoscitto e Poggio delle Capanelle: ottima produzione in termini qualitativi grazie anche alle ultime piogge che hanno permesso alle viti di allentare la morsa del caldo in Toscana.